I featured snippet funzionano?
Cosa ci dicono i dati? I featured snippet funzionano, ovvero riescono a creare più traffico verso la pagina d’origine e a rispondere velocemente alle domande degli utenti? Per entrambi i lati della medaglia, come sempre, dipende.
Sicuramente il risultato zero “ruba” click al risultato 1 (e ai successivi), ma non necessariamente ne ruba abbastanza. I dati dicono che in effetti riduce il numero di click complessivo in SERP. Questo è poi l’obiettivo dei featured snippet: dare subito una risposta esaustiva, senza dover per forza entrare nel sito.
Stando a una ricerca di Ahrefs, il 99,58% dei featured snippet proviene da risultati (e pagine) che già si trovano nella front page di Google. Se una pagina è già posizionata nei primi dieci risultati, quindi, avere un featured snippet toglie traffico e click anche alla stessa pagina; allo stesso tempo, può servire da ulteriore validazione della qualità dei contenuti, per l’utente.
E dalla parte dell’utente? Secondo una ricerca di Hubspot la maggior parte degli utenti non si fida del tutto di ciò che trova nei featured snippet (o non si è fatta un’opinione al riguardo). È un dato sicuramente curioso, che potrebbe avere diverse origini:
- Potrebbe derivare dalla percezione comune che, come per gli annunci, per essere in quella posizione occorre pagare (e non necessariamente avere contenuti migliori);
- Potrebbe anche derivare dall’inconscia “sindrome del ristorante in vacanza”: mai fermarsi al primo che si trova;
È anche, sicuramente, una questione di brand e di affidabilità intrinseca della fonte. Se per qualche motivo riesco a portare i miei contenuti nel featured snippet, perché sembrano più completi, ma in realtà sono errati, la fiducia dell’utente cala. L’esempio di Hubspot sulle cipolle è lampante: una pagina illustrava in un paragrafo l’errata procedura per caramellizzare le cipolle, per poi mostrare quella giusta. Nel featured snippet è finita quella sbagliata.