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Il misterioso caso dell'operatore link

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Già da un po' sapevamo che l'operatore link non era affidabile e traeva in inganno chi si fidava di lui, in molti avevano palesato il loro odio e la loro scarsa comprensione, e ora, senza troppe sorprese è successo: l'operatore link è morto. (non come la SEO, in maniera leggermente più definitiva) Partiamo dal principio, cosa si intende come operatore sulle ricerche su Google? In pratica sono parole chiave da utilizzare per filtrare le ricerche, in modo da far comparire risultati più specifici. Se vi è mai capitato di fare una ricerca avanzata avrete sicuramente utilizzato, inconsapevolmente, degli operatori. Ad esempio se volessi cercare una combinazione casuale, mettiamo tutte le pagine che hanno le parole Nur e Google Partner, piuttosto che mettere le keyword di seguito sarebbe meglio esprimerle così: Nur + "Google Partner", in questa maniera troverò le pagine che contengono sia la parola Nur, sia l'esatta combinazione Google Partner. Oltre a queste combinazioni basilari esistono alcuni operatori più utili in campo SEO, ad esempio per avere una stima delle pagine indicizzate di un sito si utilizza l'operatore site e così via. Uno di questi operatori più tecnici era l'operatore link, la cui funzione era quella di fornire tutte le pagine che contenevano un link ad un URL specifico. Nel corso degli anni nell'ambiente qualcuno aveva dato profonda importanza a questi operatori, utilizzandoli perfino per definire cosa Google ritenesse più importante e per fare analisi per i backlink. Da un bel po' di tempo era noto che l'operatore link fosse inaffidabile per calcolare i link in ingresso, i risultati non erano completi e sembravano semplicemente un campione d'esempio piuttosto che un estratto dei dati che Google utilizza per l'analisi del web. Non mancavano però persone che, in maniera dogmatica continuavano ad affidarsi a tale strumento. E qui giungiamo al misfatto. Da fine gennaio l'operatore link è scomparso dalla guida ufficiale di Google sugli operatori. [caption id="attachment_1758" align="aligncenter" width="300"] Stamp della lista degli operatori del 19 Gennaio[/caption] Fonte: archive.org [caption id="attachment_1759" align="aligncenter" width="300"] Stamp della lista degli operatori del 26 marzo[/caption] E all'atto pratico? Provando a fare qualche ricerca si noterà che l'operatore continua a funzionare, ma non per tutti i siti e, in mancanza di comunicati ufficiali, l'ipotesi più plausibile è che stia venendo dismesso poco a poco. Un fattore molto importante è che, togliendolo dalla documentazione ufficiale, Google sta difatti togliendo la responsabilità su qualsiasi risultato che questo operatore possa dare, rendendolo, de facto, inutile a scopi analitici.   E ora? Considerato il tutto non cambierà molto per l'ambiente SEO, semplicemente uno strumento fuorviante è stato reso non ufficiale, esistono molti altri strumenti più affidabili che danno una stima dei link in entrata al vostro sito (ahref e semrush per citare quelli probabilmente più famosi) ma sono leggermente più complessi che leggere un solo numero in SERP. E forse è meglio così, perché l'analisi dei backlink non è un semplice numero, ma si tratta di capire come la restante parte di Internet veda un sito e lo premi.  
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