Home Blog Privacy Sandbox: cosa devi sapere e come sostituirà i cookie di terze parti

Privacy Sandbox: cosa devi sapere e come sostituirà i cookie di terze parti

blog

Privacy Sandbox: cosa devi sapere e come sostituirà i cookie di terze parti
Marketing

Google Privacy Sandbox e la rivoluzione della privacy online

In un mondo sempre più connesso e digitale, per tutte le Aziende che svolgono attività di Digital Marketing è fondamentale mettere al primo posto la protezione della privacy e la tutela dei dati personali dei propri utenti. Con l'evoluzione della tecnologia, il modo in cui vengono raccolti e utilizzati i dati personali sta cambiando, portando alla necessità di nuove soluzioni che possano garantire una maggiore sicurezza e controllo agli utenti. 

Tra queste soluzioni c’è Privacy Sandbox, una proposta sviluppata da Google che mira a eliminare i cookie di terze parti. Google Privacy Sandbox si propone di sostituire i cookie di tracciamento con alternative API, che daranno la possibilità di ottenere informazioni aggregate e anonime sugli utenti. In questo modo le aziende potranno continuare a portare avanti le proprie strategie di marketing e mostrare annunci pertinenti, proteggendo allo stesso tempo i dati personali sensibili. 

Ma vediamo più nello specifico cos'è Privacy Sandbox, come sostituirà i cookie di terze parti e cosa cambierà nella profilazione degli utenti. 

Che cos’è Privacy Sandbox?

Privacy Sandbox è un'iniziativa di Google, annunciata nell’agosto 2019, che si pone  l’obiettivo di migliorare la privacy degli utenti durante la navigazione online, trovando un’alternativa ai cookie di terze parti. 
I cookie di terze parti sono piccoli file di testo che vengono inseriti nel browser dell'utente quando visita un sito web. Questi cookie consentono a terze parti, come gli inserzionisti, di tracciare l'attività di navigazione dell'utente su più siti web al fine di fornire annunci mirati. Tuttavia, negli ultimi anni questo approccio ha sollevato diversi dubbi e preoccupazioni sulla privacy degli utenti e sull’utilizzo invasivo dei dati.

Privacy Sandbox cerca di affrontare queste preoccupazioni sostituendo i cookie con una tecnologia API “open web” per il targeting e il tracking delle conversioni, che consenta di proteggere la privacy degli utenti, ma che permetta anche agli inserzionisti di tracciarli all’interno del browser e di accedere a dati aggregati senza identificare gli utenti individuali. Si tratta quindi di un sistema che mette fine al targeting individuale per promuovere un targeting per gruppi di utenti, così da salvaguardare la visualizzazione di contenuti pubblicitari.

Come funziona Chrome Privacy Sandbox

L'obiettivo di Privacy Sandbox è quello di limitare l'utilizzo dei cookie di terze parti e altre tecnologie che permettono il tracciamento degli utenti attraverso diversi siti web. Per raggiungere questo obiettivo, Google ha proposto una serie di nuove API (Application Programming Interface) da integrare nel browser Chrome.

Tra queste, Federated Learning of Cohorts (FLoC), basata su algoritmi di intelligenza artificiale che operavano all’interno dei singoli dispositivi (come pc e smartphone) è stata una delle più discusse. Il suo approccio si basava sull'utilizzo di "coorti" di utenti con interessi comuni, anziché sul tracciamento individuale, per consentire agli inserzionisti di indirizzare annunci a gruppi di utenti con preferenze simili, mantenendo al contempo l'anonimato dei dati personali.

Privacy Sandbox: cosa devi sapere e come sostituirà i cookie di terze parti

La proposta FLoc è stata poi sostituita a gennaio 2022 da Topics, una nuova modalità per la pubblicità basata sugli interessi, che permette al browser di individuare alcuni argomenti (ad esempio sport o viaggi), basandosi sugli interessi principali degli utenti emersi dalla cronologia di navigazione. Questi argomenti vengono conservati solo per tre settimane, dopodiché vengono rimossi in modo automatico. Attraverso la nuova API, Google permette di abilitare la pubblicità basata sugli interessi senza ricorrere al monitoraggio dei siti visitati dagli utenti, offrendo quindi maggiore maggiore trasparenza e controllo sui dati condivisi rispetto ai sistemi di tracciamento come i cookie di terze parti.

Chrome Privacy Sandbox: a che punto siamo?

Già nel 2022 Google aveva annunciato di voler eliminare progressivamente i cookie di terze parti, bloccandoli di default su Chrome. L’idea era di rimuoverli definitivamente per febbraio 2022, ma la scadenza è stata protratta al 2024

Negli ultimi anni e fino ad oggi sono stati avviati test delle varie implementazioni attraverso specifiche API. Con la versione 115 di Chrome (rilasciata a luglio 2023) e nelle settimane successive sono state rese disponibili per gli sviluppatori quasi tutte le relative API, in particolare: Topics, Protected Audience, Attribution Reporting, Private Aggregation, Shared Storage e Fenced Frames.

A fine luglio Chrome Privacy Sandbox è stato abilitato per il 35% degli utenti di Chrome 115, fino a raggiungere il 99% degli utenti a metà agosto, concludendo la sperimentazione a settembre 2023.

Secondo la timeline di Google, nel primo trimestre del 2024 saranno eliminati i cookie di terze parti per l’1% degli utenti di Chrome. Questo permetterà agli sviluppatori di condurre esperimenti concreti e di valutare la prontezza e l’efficacia dei loro prodotti senza cookie di terze parti. Inoltre, nel quarto trimestre del 2023, verrà data la possibilità agli sviluppatori di simulare l’eliminazione dei cookie di terze parti da Chrome per una percentuale configurabile di utenti e Google ha confermato che mira a eliminare completamente i cookie di terze parti entro il terzo trimestre del 2024.

Un futuro senza cookie di terze parti? Come preparare la tua Azienda

La progressiva eliminazione dei cookie di terze parti introdurrà nuove dinamiche e nuove sfide per le aziende, soprattutto per quanto riguarda la personalizzazione degli annunci pubblicitari. Senza i cookie di terze parti diventerà infatti più difficile raccogliere dati dettagliati sugli interessi e il comportamento online degli utenti, limitando la possibilità di creare annunci mirati ed estremamente personalizzati. 

A questo si affianca anche la sfida della corretta attribuzione delle conversioni (siano esse lead, acquisti o altre forme di interazione) alle specifiche campagne di marketing da cui hanno avuto origine. Per adattarsi al cambiamento, le aziende dovranno quindi abbracciare nuove soluzioni per valutare l'efficacia delle campagne pubblicitarie e poter comprendere meglio come gli utenti interagiscono con il proprio sito web.

Privacy Sandbox: cosa devi sapere e come sostituirà i cookie di terze parti

Cookie di prima parte e Server-Side Tracking: le possibili soluzioni per le tue campagne ADV

L'eliminazione dei cookie di terze parti rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel panorama digitale degli ultimi anni e impone alle aziende un ripensamento delle proprie strategie di marketing online e delle soluzioni finora utilizzate per la raccolta e l'analisi dei dati degli utenti. 

Anticipare e adattarsi a questo cambiamento non è quindi solo una scelta, ma una necessità imprescindibile per assicurare il successo delle tue future campagne online. È essenziale non solo prepararsi per tempo e verificare l'efficacia degli attuali sistemi di tracciamento, ma anche pensare ad eventuali soluzioni alternative sviluppando una strategia digitale su misura, studiata in base alle specifiche esigenze della tua azienda. 

Una possibile soluzione per il tracciamento delle conversioni senza cookie di terze parti è quella di ricorrere all’utilizzo dei cookie first-party (detti anche “cookie di prima parte” o “cookie proprietari”) e del tracciamento server-side con Google Tag Manager. A differenza dei cookie di terze parti, che vengono inseriti da domini esterni al sito web che l'utente sta visitando, i cookie di prima parte sono infatti creati e gestiti direttamente dal sito stesso e conservano informazioni su login o preferenze (oppure sul carrello nel caso di un e-commerce). 

Impostando il server-side tracking è possibile impostare cookie proprietari senza ricorrere all’utilizzo di cookie di terze parti per tracciare le campagne.  Questo significa che si potrà avere un controllo completo su questi dati, garantendo una maggiore precisione e accuratezza nel tracciamento delle conversioni e nella personalizzazione degli annunci, senza violare le preferenze degli utenti e le politiche di privacy.

L’implementazione di un tracciamento server-side è solo il primo passo per preparare la tua azienda al cambiamento. Affidarsi a professionisti del settore che possano aiutarti a valutare tutte le possibili soluzioni e supportarti nella transizione verso un futuro cookieless sarà un elemento chiave per garantire il successo delle tue campagne ADV. 

Contattaci per avere maggiori informazioni sui nostri servizi di Digital Advertising e iniziare insieme un percorso integrato di Digital Transformation!

Trasforma la tua azienda con strategie digital vincenti. Chiedi la tua consulenza gratuita.
Crea la tua strategia